InBusti di pLastica e paCCottiglie di cartOnE

fiasco. ho hfatto fiasco in questorto murato torto. Yena's fallace yena's.
passandoci e ripassandoci da molti anni e con le carte scandite dal suo nome, non mi sentivo, ma facevo parte di questa città. oggi, credo di sentire per la prima volta il coraggio di guardare le taccolette a spina di pesce, le pesanti saliscendi nell'oscuro vagare delle 11 del mattino nero e molliccio d'umido, le lancette che arrancano scartavertandoti la pelle, così, scansonatamente morto.
non ci volevo stare, ho fatto dissanguare il rischio di scappare e poi l'ho lasciata, senza mai mollare. e intanto vivo con questo rimorso muto nel vociare di tutti gli altri suoi fratellini.

[fratellini un casso! i primi impennano sui motorini e mi danno tante preoccupazioni. edipo, poi, da quando ha la macchina nn si vede più, perso in australia con il gatto piritone. quello ci ha lasciati al tempo dei pispini, prima che mi ci stancassimo di questa città, quando non volle tornare più da napoli e poi prese da lì un battello. e lui a yena's non ci è voluto più tornare.]

spero di ri ci scontrarmici, con lui che spunta da dietro un colonnino, ed io a rubargli quegli occhi tonti di chi non ha mai avuto rancuore.
rna
ran
nar
nra

2 commenti:

bradiponevrotico ha detto...

sono commosso

alla seconda lettura o intuito il senso e mi sono commosso;
alla prima sentivo solo il suono delle parole

Polemia ha detto...

non dico che siano parole profonde, ma sicuramente sonore e complicate. una seconda lettura vi può dare il senso. ma spiegatemelo, perchè la parola non ha mai confini definiti.
polemia